Lo storico che, come Raskol’nikov, si sentiva più Napoleone che insetto Oleg Sokolov ha fatto a pezzi la sua Giuseppina. Orrore a San Pietroburgo Paolo Nori 12 NOV 2019
Qualche birretta in Russia Da solo sulla mia due cavalli, dall’Emilia a San Pietroburgo passando per Mosca. Un viaggio folle per scoprire la passione per la scrittura e diventare quello che sono oggi Paolo Nori 01 SET 2019
Noi di madrelingua Prima c’erano i dialetti e gli italiani tra loro non si capivano, adesso c’è una lingua bellissima. L’ho capito dopo aver studiato russo Paolo Nori 01 LUG 2019
Gogol' maps sulle tracce di Tolstoj e Anna Karenina Viaggiare nei luoghi della grande letteratura russa dell'Otto e del Novecento. Da Puškin a Brodskij: nelle piazze, nelle case e nei palazzi si intersecano le vite e i destini degli autori e dei loro personaggi Paolo Nori 14 GEN 2019
Berlusconi vo cercando Ci son delle mattine, delle volte, in Emilia, che c’è un’aria così limpida che ti sembra che il mondo non finisce mai, e in una mattina del genere, che ero in giro per Parma per raccogliere materiale per un libro che si dovrebbe intitolare Mo mama, sottotitolo Parma ai tempi del movimento cinque stelle, mi è suonato il telefono e ho risposto ed era la rispettabilissima redazione del Foglio che mi chiedeva di scrivere sedicimila caratteri su Silvio Berlusconi. Paolo Nori 11 FEB 2013
Mario tolstojevic Monti Dalla redazione del Foglio mi hanno chiesto di scrivere un pezzo di sedicimila caratteri sul cambiamento di Mario Monti in questo periodo di campagna elettorale. Per chi non si occupa di queste cose, sedicimila caratteri sono l’equivalente di una decina di pagine di un libro; un capitolo, praticamente. E io, un capitolo di un libro su Mario Monti, non so come dire, non mi sentivo preparato, per scriverlo. Solo che, nonostante non mi sentissi preparato, io alla fine ho detto di sì, che li avrei scritti, sedicimila caratteri su Mario Monti. Non lo so, come mai. Paolo Nori 03 FEB 2013
Sulla vicenda Hollande-Depardieu-Ayrault-Deneuve-Putin, in breve La stimabilissima redazione del Foglio mi ha chiesto, l’altroieri, di commentare la vicenda Hollande-Depardieu-Ayrault-Deneuve-Putin-Glucksmann, e io mi sono preso un giorno di tempo perché non ne sapevo praticamente niente e sono andato a cercare e ho ricavato quello che segue (e che, probabilmente, sanno già tutti) e cioè che Hollande ha messo una tassa sui redditi dei francesi che superano il milione di euro, che sarebbero stati soggetti alla tassazione (temporanea, per due anni, per aiutare l’economia in crisi) al 75 per cento, e che Depardieu allora ha deciso di trasferirsi in Belgio. Paolo Nori 09 GEN 2013
Quanto è democristiano Beppe La cosa singolare del Movimento 5 stelle è il fatto che ha delle dinamiche completamente diverse dai partiti politici e adesso, anche nel linguaggio, mi sembra che abbia cominciato da un po’ a copiare gli schemi della politica. Gli esponenti del Movimento di Grillo sono persone che non hanno mai fatto politica e che anziché avere un linguaggio proprio tentano di imitare quello dei vecchi politici. Anche il discorso fine anno è espressione di una politica antica. Una delle cose più noiose che ricordiamo. Guarda Il discorso di fine anno di Beppe Grillo Paolo Nori 02 GEN 2013
L’ignoranza che rende liberi di scrivere e ridere e vergognarsi un po’ Giorgio Manganelli una volta ha scritto che non ci sono libri innocui e non c’è cultura che non fa male a nessuno e rende migliori. “Un grande libro – ha scritto Manganelli – è terribile, perché la sua storia dentro di noi non si spegnerà mai; e sarà la storia della nostra libertà. Una biblioteca è molte, strane, inquietanti cose; è un circo, una balera, una cerimonia, un incantesimo, una magheria, un viaggio per la terra, un viaggio al centro della terra, un viaggio per i cieli; è silenzio, ed è una moltitudine di voci; è sussurro ed è urlo; è favola, è chiacchiera, è discorso delle cose ultime, è memoria, è riso, è profezia”, ha scritto Manganelli. Paolo Nori 29 DIC 2012
I vocabolari della libertà A vederle nude le parole sembrano più belle Qualche settimana fa, a Bologna, alla libreria Mambo Corraini, ho presentato un libro stranissimo, che non sapevo cosa dire e come presentare. Si intitola “Appunti di parole” e l’ha scritto, se così si può dire, un’illustratrice giapponese che si chiama Yocci e che da anni abita in Italia in provincia di Bologna più precisamente a Pianoro, se non mi sbaglio. Non era la prima volta che presentavo un libro con Yocci, perché Yocci ha illustrato un libro che si intitola “13 favole belle e una brutta” che ho scritto io e che abbiamo presentato due o tre volte insieme e quando l’abbiamo fatto facevamo così, che io leggevo le favole e intanto lei disegnava e aveva funzionato, solo che lì, nel caso del libro “Appunti di parole”, non potevamo fare la stessa cosa. Paolo Nori 25 DIC 2012